
La definizione più diffusa di postura in letteratura è "la posizione più idonea che il corpo umano assume nello spazio in statica e in dinamica per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico".
- Fattori che determinano la postura
- Esiste la postura perfetta?
- Come si svolge il nostro lavoro
- Postura e mal di schiena
- Qual è la differenza tra rieducazione posturale e ginnastica posturale?
- La rieducazione posturale
- Rieducazione Posturale Globale secondo il metodo Souchard
- Rieducazione Posturale Globale secondo il metodo Mézierès
- Per cosa è indicato un lavoro posturale
Fattori che determinano la postura
Numerosi sono i fattori che contribuiscono alla formazione della nostra postura: organi di senso (occhio, orecchio, bocca, piede, pelle, muscoli, visceri, sistema stomatognatico e propriocettivo), fattori genetici, psicologici e caratteriali, squilibri biochimici, grandi e piccoli traumi, abitudini lavorative e sportive.
Pertanto, la postura è in continuo mutamento e spesso questo avviene senza che ce ne accorgiamo; il corpo, infatti, mette in atto una serie di compensi per mantenere l’equilibrio che non arrivano al nostro sistema nervoso centrale ma rimangono a livelli nervosi inferiori e vengono elaborati senza che ne prendiamo conoscenza.
Quando una disfunzione diventa sintomatica e ci accorgiamo della sua presenza, la probabilità che più sistemi siano stati squilibrati o che la perturbazione sia stata importante è molto alta.
Esiste la postura perfetta?
Non esiste la postura "perfetta" e il nostro obiettivo non è rendere simmetrico ciò che in natura non lo è ma di renderlo "funzionale".
Se guardiamo una foresta, la maggior parte degli alberi presentano curve e rotazioni eppure tutti rimangono fisiologicamente in piedi.
Kendall, una professoressa degli anni '80, introduce il termine "buona postura" descrivendola come «uno stato di equilibrio muscolare e scheletrico che protegge le strutture portanti del nostro corpo da una lesione o da una deformità progressiva malgrado la posizione in cui queste strutture lavorano».
Quando l'equilibrio tra le varie parti del corpo si perde o viene garantito solo a costo di un alto dispendio energetico, parleremo di "cattiva postura" a cui sarà associata spesso e volentieri una sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni e, in particolar modo, a esserne colpite sono soprattutto quelle delle colonna vertebrale.
Come si svolge il nostro lavoro
La postura, dipendendo da fattori intrinseci ed estrinseci, si modifica costantemente e, come operatori sanitari e professionisti del benessere, abbiamo il compito di riportare verso una "buona postura" le perturbazioni che potrebbero degenerare in "cattiva postura".
Le tecniche sono moltissime e in continua evoluzione ma prima di tutto dobbiamo capire da dove iniziare.
La finalità, infatti, è quella di scoprire qual è il sistema che per primo è andato in disfunzione, provocandone di nuove in tutti gli altri; in poche parole dobbiamo riconoscere quella che Still (il fondatore dell'osteopatia) chiama la "disfunzione somatica primaria" che ha allontanato il corpo dalla "buona postura", trattarla e ricontrollare i cambiamenti posturali nel tempo.
A tale scopo è fondamentale per noi la corretta raccolta di tutte le informazioni da parte del paziente e un'attenta osservazione delle strategie di compenso da lui adottate.
L'approccio multidisciplinare è la base del nostro lavoro. Le consulenze di professionisti diversi a seconda del problema (ortopedico, fisiatra, gnatologo, nutrizionista, psicologo, podologo e altri) sono fondamentali per avere una visione a 360° del problema.
Postura e mal di schiena
Per resistere alla forza di gravità e mantenere l'equilibrio statico e dinamico, nonostante dimorfismi e "cattive posture", il corpo con grande impiego energetico è costretto a contrarre maggiormente alcuni gruppi muscolari piuttosto di altri e a caricare più su alcune articolazioni, infiammando tendini, legamenti, capsule, borse e cartilagini.
Se non si interviene, con il tempo si creano vere e proprie retrazioni muscolari, lesioni tendinee, artrosi, osteofitosi, nevriti, ernie discali, squilibri assiali e tanto altro ancora che contribuiscono alla determinazione di scoliosi, ipercifosi, iperlordosi, ginocchia vare e valghe, ecc.
In altre parole, è il sistema neuro-muscolo-scheletrico, con gli insulti esterni ed interni che riceviamo, il principale protagonista nella lotta per il mantenimento dell'omeostasi (condizione di equilibrio dinamico dell’organismo).
Il mal di schiena è uno dei primi sintomi che compaiono nel momento in cui il nostro sistema compensativo è in sovraccarico e non riesce più a reagire agli stimoli che allontanano la postura dal suo equilibrio.
Il dolore alla schiena è anche la patologia più comune nei paesi industrializzati, a causa dello stile di vita scorretto, dell'alimentazione squilibrata, del tipo di lavoro ripetitivo e usurante che si conduce.
La sintomatologia dolorosa è un campanello d'allarme per comunicarci che stiamo usando male il nostro corpo, sollecitando in maniera esagerata alcune strutture con conseguente squilibrio muscolare.
Qual è la differenza tra rieducazione posturale e ginnastica posturale?
Sentiamo spesso parlare di ginnastica posturale, ma qual è la differenza con la rieducazione posturale?
La ginnastica posturale, come spesso viene definita, è un lavoro svolto in gruppo che prevede lo stesso esercizio per tutte le persone e non è, quindi, una ginnastica correttiva per i dismorfismi individuali ma è utile per lo stretching globale delle catene muscolari.
La rieducazione posturale è, invece, un lavoro specifico per il singolo paziente e prevede un rapporto individuale con il fisioterapista che sceglie il trattamento riabilitativo indicato per risolvere il suo problema specifico.
La rieducazione posturale
La rieducazione posturale prevede una combinazione di esercizi mirati attivi del paziente e tecniche manuali correttive del fisioterapista specializzato.
Le tecniche di rieducazione posturale agiscono sulla globalità poiché lavora su tutte le catene muscolari, fasciali connettivali e neurologiche che collegano le parti del corpo tra di loro.
La catena muscolare è definita come "una macro unità funzionale di cui fanno parte muscoli, tendini, legamenti e fasce che hanno la stessa azione e funzioni motorie comuni o sinergiche".
Le metodiche più conosciute, che si basano sulla teoria delle catene muscolari per recuperare l'equilibrio posturale, sono state ideate dalla fisioterapista Francoise Mézières nel 1947 e dal suo allievo fisioterapista e osteopatia Philippe - Emmanuel Souchard, a cui si deve la creazione del metodo RPG (Rieducazione Posturale Globale).
Rieducazione Posturale Globale secondo il metodo Souchard
La Rieducazione Posturlae Globale (R.P.G.) secondo il metodo Souchard è, appunto, un metodo ideato dal fisioterapista e osteopata francese Philippe-Emmanuel Souchard, per il trattamento delle disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche.
È un lavoro che si svolge singolarmente con il fisioterapista su un lettino medio-duro per mantenere le correzioni posturali.
Si basa sul concetto che ogni muscolo posturale del corpo appartiene ad una catena muscolare e che, di conseguenza, agisce in maniera sinergica con gli altri muscoli della catena; pertanto è importante, per la risoluzione di una contrattura muscolare, lavorare sull'allungamento di tutta la catena e non sul singolo muscolo; altresì il lavoro si basa anche sulla richiesta di contrazione dei muscoli antagonisti per ricercare un migliore equilibrio della forza e della lunghezza dei gruppi muscolari e una conseguente simmetria posturale.
Il paziente assume alcune posture dinamiche scelte dal terapista secondo il suo obiettivo, come per esempio la "rana al suolo", la "ballerina" o la "rana in aria".
Da questa posizione il terapista stimola il rilasciamento muscolare, incoraggiando il paziente alla respirazione più indicata per lui.
Il trattamento richiede la partecipazione attiva del paziente affinchè ne prenda consapevolezza. A volte si può decidere di sfruttare la tecnica di Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare (P.N.F.) che richiede una contrazione, un rilasciamento e un successivo allungamento.
Sembra che attraverso il PNF si ottenga un migliore rilasciamento muscolare con il conseguente maggiore allungamento di quel muscolo ma senza perdere d'occhio la globalità della struttura e impedendo compensi errati.
Rieducazione Posturale Globale secondo il metodo Mézierès
Il metodo Mézierès consiste nel riarmonizzare la forma di un corpo tramite delle posture specifiche.
Con il Mézierès si sfruttano in particolare le posture volte ad allungare la catena muscolare posteriore considerata, secondo l’ideatrice del metodo, la causa principale di numerosi dismorfismi osteo-articolari e muscolari.
Si basa sul principio che la struttura determina la funzione del corpo: se la struttura è alterata tutto il movimento è alterato e per la sua esecuzione si serve di compensi che generano altri dolori.
Spesso la persona arriva da noi con un dolore molto lontano dalla causa. Le posture Mézierès consistono in allungamenti muscolari globali, simili a quelli di Souchrad, che mettono in evidenza i compensi che si sono generati nel tempo e, tramite un lavoro lento e progressivo di disfacimento di questi, si arriva a curare la causa.
In parole semplici si va a sbrigliare la struttura in modo che riprenda a muoversi liberamente e senza dolore.
Per cosa è indicato un lavoro posturale
- Scoliosi
- Ipercifosi e iperlordosi
- Cervicale rettilineizzata
- In seguito ad un trauma
- Mal di schiena
- Mal di testa
- Ernie discali
- Ginocchia vare e valghe
- Altri difetti e alterazioni posturali